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sabato 21 aprile 2012

vediamo se tutti insieme si riesce a far finire questa vergogna italiana

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 Inizia ufficialmente la raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica. Da lunedì tutti i municipi sono attivi per la raccolta delle firme. Vi invito a firmare con consapevolezza e senso del dovere, per il nostro bene , per i nostri figli, per il nostro Paese. Grazie. Per favore falla girare!!!!!!!!!!!! Grazie!!!!!!!!!!!! Oggetto: Uno spiraglio di cambiamento da realizzare con urgenza Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011, la promozione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo: «Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale». L'iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo facebook "Nun Te Regghe Più", dal titolo della famosa canzone di Rino Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa popolare formata da un solo articolo: "I parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell'unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell'unione per incarichi equivalenti". La raccolta firme viene effettuata tramite appositi moduli vidimati depositati negli uffici elettorali dei comuni italiani, qui l'elenco aggiornato in tempo reale dei comuni nei quali è già possibile andare a firmare: http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm L'iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli aderenti quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea, eventuali segnalazioni di Comuni sprovvisti di moduli potranno essere effettuate direttamente nel gruppo facebookhttp: // www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/  o all'indirizzo di posta elettronica legge.ntrp@gmail.com 50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione della proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad eventuali errori e anomalie di raccolta ma il vero obiettivo è quello di poter raccogliere le firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i privilegi di una classe politica capace solo di badare ai propri interessi personali. Una firma non costa molto, continuare a restare indifferenti costa molto di più. Andate a firmare nel vostro comune e non fatelo da soli. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Uffici raccolte firme in Emilia Romagna, per altre regioni si veda il link: http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm

giovedì 19 aprile 2012

Il più grande Bunker di tutti i tempi...



In Norvegia stanno costruendo il più grande e inquietante bunker di tutti i tempi. Si tratta di un gigantesco deposito sotterraneo che dovrebbe ospitare quella che è stata ribattezzata come la Banca Genetica dell’Apocalisse. Scavata nel granito, chiusa da due portelloni a prova di bomba, e difesa da una muraglia di cemento armato spessa un metro, secondo alcuni, la “Grotta” sarebbe il “luogo privilegiato” dove i grandi della terra avrebbero organizzando la loro sopravvivenza in caso di catastrofi naturali.
“E’ una sciocchezza”, la pronta risposta di Bill Gates (tra i finanziatori del progetto insieme ai Rockefeller). Quella che vi presenteremo presto è solo una banca per tutti i semi del mondo. Il luogo lo avrebbe scelto anche Crichton per ambientarci uno dei suoi romanzi. L’arcipelago delle Svalbard, nel mare di Barents, vicino all’Oceano Artico. A circa un migliaio di chilometri dal Polo Nord. Un’isola dimenticata da Dio a largo della Norvegia. Si chiama Spitsbergen. Fu scoperta per caso da Willem Barents alla fine del ‘500. Ma divenne famosa durante la seconda guerra mondiale  a seguito di uno dei più leggendari e controversi ufo-crash di tutti i tempi. Su quell’isola, il 9 luglio del 1946, il Colonnello Arneson , ufficialmente addetto ai recuperi top secret della Norwegian Air Force, si portò via un “oggetto del diametro di 47 metri, realizzato con materiale sconosciuto e segnato da misteriose iscrizioni”. Da allora Spitsbergen è stata sempre considerata territorio di caccia per gli appassionati del genere. Oggi però è tecnicamente impossibile perlustrarla da cima a fondo. Perché intere zone dell’isola sono improvvisamente diventate “off limits”. E’ vietato, ad esempio, inoltrarsi sulle montagne che circondano il piccolo villaggio di Longyearbyen. Da quelle parti, è un po’ di tempo, che eserciti di operai stanno scavando nelle viscere dell’isola. Obiettivo? Realizzare un bunker. Ma non un bunker qualsiasi. Il più grande e sicuro rifugio di tutti i tempi. E fino a che l’opera non verrà ultimata i committenti del progetto preferiscono evitare occhi indiscreti. Secondo i bene informati il bunker ospiterà una sorta di Banca Genetica Mondiale. In quella immensa grotta verranno conservati circa tre milioni di diverse varietà di semi, che arriveranno da tutte le parti della terra. Tra i “mecenati” del Progetto “Svalbard Seed Bank” ci sono nomi da brivido: Bill & Melinda Gates Foundation, la DuPont/Pioneer Hi-Bred, il gigante statunitense dell’agroalimentare, la Syngenta, la più importante azienda svizzera di agrochimica, e la fondazione Rockefeller, il gruppo privato che già negli anni ‘70 aveva dato vita alla “rivoluzione genetica” con un giro d’affari di oltre 100 milioni di dollari in sementi.Tutti insieme per salvare il mondo e assicurare all’umanità una continuità genetica in caso di calamità naturali definitive. Fin qui niente di male. Anzi. I problemi sono cominciati quando sul sito del Progetto Camelot è apparsa una lettera di un sedicente “politico norvegese” che collega, tra le righe, il bunker di Spitsbergen ad una lunga e complessa rete di rifugi sotterranei che a partire dagli inizi del 2000 si starebbero realizzando in Norvegia. “Vorrei parlare delle cose difficili che accadranno dal 2008 al 2012. Il governo norvegese sta costruendo basi sotterranee e bunker in numero sempre maggiore. Israele e molti altri paesi stanno facendo la stessa cosa. Quando ho chiesto spiegazioni, hanno semplicemente risposto: per proteggere il popolo norvegese. Ho chiesto anche quando avrebbero pensato di terminare il lavoro e la risposta è stata: prima del 2011”. Apriti cielo. Le parole di questo misterioso “uomo politico” hanno fatto il giro del web creando scompiglio e ansia. E c’è anche chi collega la notizia alla tanto paventata distruzione totale del 2012. “Il pianeta X sta arrivando – scrive il nostro – e la Norvegia ha cominciato con l’approvvigionamento di cibo e sementi nella zona di Svalbard e nel Nord artico con l’aiuto degli US e UE e di tutto il paese. Salveranno solamente chi fa parte dell’elite di potere e coloro che potranno ancora creare o costruire: dottori, scienziati e così via”. La lettera è datata febbraio 2008. E per due anni, intorno a quelle parole, si è detto e scritto di tutto. E deve essere stata proprio l’impressionante tam tam mediatico che ha convinto i fondatori del Progetto ad uscire allo scoperto e dichiarare che entro l’estate del 2010 la Svalbard Seed Bank verrà illustrata in tutte le sue potenzialità. Per Bill Gates e soci non c’è più niente da nascondere. Si tratta solo di una enorme banca di semi.  Ma le mura di cinta del bunker, i sistemi di sicurezza, e il carattere di assoluta segretezza del progetto non tranquillizzano di certo. E il Popolo della Rete ha deciso di stare con le antenne drizzate. Ci stanno nascondendo qualcosa? Gates e Rockefeller sanno più di quanto dicono? Perché questa corsa a concludere i lavori entro il 2011?

Nessun dubbio: bisogna fare chiarezza. E in fretta.

In un isola in mezzo al mare sono conservati in scatole grigie ermeticamente sigillata, riposti ordinatamente in una grotta sotterranea a prova di terremoti, situata a 130 m sotto il Permafrost (ovvero il ghiaccio perenne) più o meno mezzo milione di diversi tipi di sementi. Non è fantascienza si tratta del deposito di sementi delle isole Svalbard!



Intervista al professor Roland von Bothmer

Domanda : <Perchè avete scelto le isole Svalbard, per costruire il deposito di sementi?>

Risposta : <Sono uno dei luoghi più sicuri della Terra: non sono a rischio di terremoti, non c'è attività vulcanica, le temperature sono stabile. Il deposito è situato dentro una montagna a 130 metri sopra il livello dell'acqua così non c'è pericolo di inondazioni.>

Domanda : <Quanti tipi di sementi sono conservate?>

Risposta : <Al momento 526mila tipi diversi>

Domanda : <quante persone lavorano al deposito?>

Risposta : <Nessuno ci lavora in modo permanente. La situazione è monitorata con sensori remoti, così da permetterci di intervenire se accade qualcosa. Andiamo al deposito un paio di volte l'anno, quando arrivano nuove sementi o persone importanti!

Domanda : <Quanto resistono le sementi congelate?>

Risposta : <Nessuno lo sa con certezza. Si spera centinaia di anni. Al momento i semi sono seccati e riposti in buste di stagnola a -18°. Quando i semi si rovinano e non riescono più a germogliare, facciamo crescere nuove piante e rimpiazziamo i vecchi semio con i nuovi. Stiamo lavorando a un progetto per verificare lo stato dei semi ogni 5 anni.>

Domanda : <Come vi procurate i semi?>

Risposta : <I semi arrivano da tutte le maggiori banche genetiche del mondo: alle Svalbard vengono depositate solo le copie di sicurrezza. Significa che le banche genetiche originarie posseggono ancora la copia dei semi che ci inviano perché li tengono come materiale su cui lavorare.>

Domanda : <Avete speciali sistemi di sicurezza per proteggere le sementi?>

Risposta : <L'accesso al cuore della struttura è concesso solo a pochissime persone. Il luogo impervio fa da fortezza naturale.>

Domanda : <Perché è importante proteggere la biodiversità?>

Risposta : <Per molte ragioni. Se pensiamo alle piante da coltivazione, è importante avere un'ampia varietà tra cui scegliere; così, per esempio, invece di usare prodotti chimici per combattere le malattie delle piante o gli insetti nocivi raccolti, si potrebbe selezionare la qualità delle piante più resistenti. Un'altra ragione riguarda i cambiamenti climatici: è fondamentale avere a disposizione nuove sementi da selezionare a seconda delle diverse condizioni climatiche.>

Domanda : <Ci sono molte banche della sementi, al mondo?>

Risposta : <Quasi ogni paese ne ha una che ha lo scopo di preservare i semi e sviluppare nuove qualità di piante. Alle Svalbard si custodiscono le copie di sicurezza, nel caso accada qualcosa nei vari depositi.>

Domanda : <L'umanità ha già perso un gran numero di sementi, nell'ultimo secolo...>

Risposta : <per questo motivo importante raccogliere e preservare quanto possiamo per il futuro. Ne avremmo bisogno!>

Sarà veramente solo questo? Resteremo vedere in attesa di novità. Sicuramente tutto questo è inquietante e lascia intendere che questo lavoro sia realmente necessario a breve...
Fonte: http://lavocedei3msul2012.xoom.it/virgiliowizard/bunker-in-norvegia

La Nazionalizzazione del Petrolio in Argentina...



La presidentessa argentina Cristina Kirchner ha annunciato questo pomeriggio che prenderà il controllo della compagnia del petrolio YPF, filiale del gruppo spagnolo Repsol. In un intervento nella Casa Rosada il capo dell’esecutivo argentino ha annunciato “l’esproprio” del 51% delle azioni della compagnia che passeranno nelle mani del governo: il 49% di questa fetta sarà distribuito tra le province produttrici di petrolio, il 51% resterà allo Stato centrale. I dettagli dell’iniziativa, annunciati da una voce registrata in mezzo ai cori da stadio peronisti nella sede del governo, lascia a bocca aperta la Spagna in cui è in corso un vertice di crisi per studiare una risposta.

Il governo argentino, la cui decisione è stata preceduta da mesi di voci e inchieste giornalistiche, non ha giustificato la misura come «una questione di interesse nazionale»: nel 2010 il paese si è visto obbligato a importare combustibili per un totale di 10 miliardi di dollari. La decisione è stata presentata sotto il titolo altisonante di «Sovranità degli idrocarburi della Repubblica Argentina» ed è stata giustificata con il fine del «raggiungimento dell’autosufficienza». Secondo Kirchner, «l’Argentina è l’unico paese d’America che non gestisce le proprie risorse naturali». L’annuncio arriva dopo mesi di pressioni del governo argentino su Repsol: La Kirchner punta il dito sulla mancanza di investimenti della compagnia sul territorio che sarebbe la causa della caduta della produzione.

L’esproprio riguarda il 51% della totalità di YPF che corrisponde esattamente alla quota di Repsol. La restante proprietà rimarrà in mano della famiglia Eskenazi e di altri piccoli investitori.

Ma per capire a fondo questa storia è necessario ricordare l’acquisizione: nel 1999 Repsol decise di scommettere sulla internazionalizzazione e comprò il gruppo YPF per 13 miliardi 437 milioni di euro, un prezzo nemmeno pronunciabile se tradotto nelle antiche pesetas. Eppure anche il Financial Times allora premiò il presidente del gruppo, Alfonso Cortina, per aver condotto la fusione dell’anno. Come è facile da immaginare l’acquisizione fu un duro colpo per l’opinione pubblica , tanto che il successore di Cortina, Antonio Brufau, dovette compiere enormi sforzi per mantenere gli equilibri all’altro lato dell’oceano. Il gruppo Petrersen (della famiglia Eskenazi) fu scelto nel 2008, con il consenso del governo che mantenne diritto di veto, per argentinizzare la gestione, ed estese la sua quota al 26%. L’inizio della fine è stato un lento deterioramento delle relazioni del governo Kirchner con la famiglia proprietaria di Petersen.

I tentativi di salvare il salvabile da parte spagnola sono stati numerosi, tanto da fare intervenire in un’occasione il capo dello Stato (il re Juan Carlos) per contenere i danni. YPF rappresenta un quarto dell’utile operativo di Repsol, che non può attualmente reggere il colpo dell’esproprio. Nell’intervento alla Casa Rosada, Kirchner ha fatto riferimento a un articolo apparso negli ultimi giorni sulle pagine del quotidiano spagnolo El País in cui si riportavano questi dati e si accusava «la politica economica del governo con aumenti dei salari superiori al 20% e congelamento delle tariffe e dei prezzi dei prodotti» di essere la causa dei problemi di approvvigionamento energetico argentino. In relazione al testo ha dichiarato che «la presidentessa argentina non risponde a nessuna minaccia». Ha poi rassicurato dicendo che nessun gruppo straniero, che investe in Argentina, deve temere per il proprio futuro. Una rassicurazione che suona più che altro come una minaccia.

Tra gli investitori stranieri in Argentina regna il timore. Il congelamento delle tariffe che non segue l’andamento della crescita dei costi già soffoca il mercato. Ogni gruppo straniero, secondo quanto conferma un insider, ha nel proprio Cda almeno un uomo del governo. In concomitanza di questa azione contro Repsol l’uomo del governo avrebbe insistito affinché i dividendi venissero reinvestiti nel 100% sul territorio. Questo significa che la mano della Kirchner non ha bisogno degli espropri, i metodi di pressione sono variegati. Per quanto riguarda l’Italia, due gruppi del nostro paese gestiscono le reti del gas, sono Camuzzi e Techint, anche se la loro posizione non è nemmeno paragonabile a quella di Repsol.

In Spagna, il quotidiano El País informa questa sera che il presidente del Governo Mariano Rajoy, la vicepresidente dell’Esecutivo Soraya Sáenz de Santamaría e il ministro dell’Industria, José Manuel Soría si sono riuniti in un incontro di emergenza per studiare per reagire all’esproprio. Nel frattempo le azioni di YPF sono cadute del 19% alla borsa di New York.


martedì 17 aprile 2012

Terremoto in Sicilia: L'Ipotesi Militare..


Il terremoto registrato a Palermo la scorsa settimana è dovuto alle attività della NATO? E' quello che ipotizza Gianni Lannes, di seguito pubblichiamo il suo articolo.

TERREMOTO A PALERMO: NATO RISPONDA

di Gianni Lannes

Che combinano le forze belliche dell’Alleanza Atlantica nel Basso Tirreno? 

C’è un legame - causa ed effetto - tra esercitazioni militari segrete nel Mare Nostrum e le conseguenze sismiche? Soprattutto quando s’interagisce su faglie sensibili ed aree vulcaniche sottomarine?

 Cosa stanno sperimentando all’insaputa della popolazione italiana i padroni USA? La ricerca in corso di idrocarburi nei mari italiani, mediante cariche esplosive e cannoni “Air Gun” ha già provocato la morte di numerosi cetacei. In Sicilia si sono spiaggiati numerosi mammiferi marini. Ecco qualche lancio d’agenzia giornalistica.
(AGI) - Palermo, 13 apr. - “Una scossa di terremoto è stata sensibilmente avvertita poco dopo le 8.21 di questa mattina a Palermo. La terra ha tremato per alcuni secondi e il sisma è stato percepito dalla popolazione. L'evento sismico è stato registrato al largo delle coste palermitane, esattamente a 30 chilometri a Nord del capoluogo siciliano. Sebbene avvertito dalla popolazione, dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, non risultano danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle ore 08.21 con magnitudo di 4.3. La scossa, avvertita soprattutto ai piani alti, ha provocato il panico e spinto molti palermitani a radunarsi in strada, anche in pigiama. I centralini di polizia e vigili del fuoco sono intasati. In molti hanno preferito andare a riprendere i figli che stavano per entrare a scuola”.
Tg24 -  “Terremoto a Palermo, scossa di magnitudo 4,3. Il sisma si è verificato alle 8,21. Scuole e uffici chiusi per precauzione. Gente per strada. Non si registrano danni a persone o cose. L'epicentro a 30 km dalla costa, tra Ustica e il capoluogo siciliano”.
Il sito dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia segnala una seconda scossa localizzata in mare alle 8,44 di stamane facente seguito a quella delle 8,21. L’intensità di questo secondo evento sismico come riporta lo stesso sito, nel suo breve comunicato, è stata rilevata in 2.4 gradi Richter 10 km di profondità al largo della costa palermitana.

Prove di guerra - Il prossimo obiettivo dello Zio Sam è l’Iran grazie alla collaborazione italica: è noto anche ai non addetti. Questo è un comunicato ufficiale della NATO: “Saranno circa 2 mila e 500 i militari di 11 Paesi Nato impegnati nella “Proud Manta 12”, la più grande esercitazione annuale inerente la lotta anti-sommergibile organizzata dall’Alleanza. L’esercitazione, prenderà il via domani e si protrarrà sino al prossimo 26 febbraio, nel mar Ionio a sud est della Sicilia. Per quanto riguarda le forze navali partecipanti, si tratta in particolare di: 5 sommergibili, 15 assetti aerei marittimi (comprensivi di elicotteri imbarcati e basati a terra), 12 unità navali di superficie (incluse 2 unità ausiliarie di supporto logistico). Forze navali provenienti da: Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Norvegia, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti, con l’aggiunta di una Unità per le ricerche scientifiche della Nato. Questa mattina presso la base navale di Augusta si è svolto un evento mediatico di presentazione dell’evento a cura del capitano di fregata, Marcello De Bonis, ufficiale di stato maggiore ai piani del comando alleato delle forze sottomarine. L’attuale edizione della nuova serie “Proud Manta” é l’evoluzione della precedente nota come “Noble Manta” che, come di consueto, si svolgerà nel Mar Ionio, al largo della costa sudorientale della Sicilia. Gli equipaggi dei 5 sommergibili di Francia, Grecia, Italia, Spagna e Turchia avranno l’opportunità di praticare una varietà di tattiche e procedure nello specifico settore di competenza, alternandosi nel ruolo di “cacciatori” e “prede”. L’esercitazione ha l’obiettivo di dimostrare la volontà dell’Alleanza di mantenere un’elevata capacità non solo nella lotta anti-sommergibile ma anche nella lotta anti-superficie, nella sorveglianza in ambiente costiero, ed in altre  operazioni marittime attraverso l’esercizio del coordinamento di equipaggi di unità aereonavali e sommergibili multinazionali. Sono state pianificate oltre 100 missioni aeree, che determineranno in media un briefieng per gli equipaggi di volo ogni tre ore, sia di giorno che di notte per tutta la durata dell’esercitazione. La “Proud Manta 12” sarà condotta sotto la responsabilità dell’ammiraglio di squadra Rinaldo Veri, comandante del Comando marittimo alleato di Napoli, che ha programmato l’esercitazione. Inalterata nello scopo, ovvero quello di offrire un’unica opportunità di addestrare il personale imbarcato su assetti militari navali nelle tattiche Asw, la serie “Manta” viene riproposta di anno in anno per meglio allineare le capacità Asw dell’Alleanza con i correnti requisiti addestrativi. Quest’anno, per la prima volta, l’esercitazione ospiterà la nave da ricerca del Nato Undersea Research Centre (Nurc) Nrv Alliance, l’unica unità navale dell’Alleanza e la più silenziosa mai costruita nella sua categoria”.

Attività segreta - A quanto pare, anzi, senza ombra di dubbio, alcuni sommergibili a propulsione ed armamento nucleare USA, giocano alla guerra a ridosso delle faglie sismiche attive del Basso Tirreno, proprio dove sorgono numerosi vulcani sottomarini. E poi attraccano nei porti civili italiani, dove non esistono piani di sicurezza noti alla popolazione come stabiliscono le normative di sicurezza in vigore. Al Presidente del Consiglio pro tempore, Monti Mario, ed all’attuale Ministro della Difesa Di Paola Giampaolo  (che pure ha frequentato l’Accademia Navale), si chiede di smentire prove alla mano queste “attività clandestine” dell’alleato, pardon, padrone nordamericano.

In Guerra con la Geoingegneria” - Riporto un articolo del giornale inglese The Guardian (9 febbraio 2012):  “Pochi comprendono appieno che la geoingegneria è principalmente una scienza militare e non ha nulla a che fare con il raffreddamento del pianeta o il ridurre il CO2 ... Anche se sembra ancora fantascienza, il meteo è stato trasformato in una arma. Almeno quattro paesi - Stati Uniti, Russia, Cina e Israele - possiedono la tecnologia e l’organizzazione di modificare periodicamente eventi atmosferici e geologici per varie operazioni militari e black-operation, e sono legati ad obiettivi secondari, tra cui quello demografico, energetico e la gestione delle risorse agricole. In effetti, la guerra ora include la capacità tecnologica di indurre, migliorare o indirizzare gli eventi ciclonici, terremoti, inondazioni... l’uso di aerosol polimerizzati ed agenti virali e particelle radioattive trasportate attraverso sistemi meteorologici globali”.

Suggerimento dei lettori - Gordon MacDonald (membro del comitato scientifico di Lyndon B. Johnson e, in seguito,fu membro del Consiglio per la Qualità Ambientale del presidente). Nel 1966, il professor MacDonald, allora direttore associato dell’Istituto di Geofisica e Fisica Planetaria della University of California di Los Angeles aveva scritto un libro Unless Peace Comes (“A meno che non venga la pace”) Particolare interesse dovrebbe trovare un capitolo di questo lavoro ed è intitolato : Come distruggere l’ambiente”. Gordon ha descritto, tra le altre cose, “Lo scioglimento o la destabilizzazione delle calotte polari, le tecniche di impoverimento dell’ozono, l’ingegnerizzazione di sismi il controllo delle onde oceaniche e la manipolazione delle onde cerebrali usando i campi energetici del pianeta”. 
MacDonald era nel 1966 membro dell’Organo di Consulenza Presidenziale ed in seguito membro del consiglio per il controllo tecnologico a scopo di propositi militari. Il suo più profondo commento rilasciato come geofisico è stato, “Le chiavi per una guerra geofisica è l'identificazione d'instabilità ambientali alla quale in aggiunta di un piccolo aumento d'energia potrebbe autorizzare vastissimi accumuli d'energia”.

venerdì 6 aprile 2012

La Teoria della Terra Cava..



Una foto di origine NASA che mostra una formazione nuvolosa sul polo nord della Terra, con uno strano buco nero…

Studiosi ed esploratori continuano a scoprire siti archeologici in cui leggenda e realtà si incontrano. Questi ritrovamenti potrebbero essere delle prove che la storia del genere umano su questo pianeta, sia molto più profonda di quanto sappiamo attualmente? C'è che crede che il segreto dell'origine umana si trovi nelle profondità della Terra, nel nucleo stesso del nostro pianeta.

Il Polo Nord, una distesa apparentemente infinita di ghiaccio artico, è avvolto nel buio per sei mesi all'anno. Qui, non c'è cibo e nessun riparo, nemmeno una grotta per proteggersi dai venti sferzanti e dalle temperature che precipitano fino a 70° sottozero. Secondo la geologia tradizionale, sotto il Polo e l'Oceano Artico si trova la crosta più rocciosa della Terra, spessa fino a 48 chilometri. Al di sotto di questo strato c'è la roccia fusa, scaldata dal nucluo rotante del pianeta, con al centro un cuore di ferro e di nichel grande come la luna.

Gli scienziati hanno dedotto queste informazioni misurando la gravità terrestre, il magnetismo e le onde sismiche. Ma nessuno ha mai visto direttamente queste zone interne del pianeta. è possibile che la superficie ghiacciata del Polo Nord nasconda un passaggio verso un mondo oltre la superficie terrestre? C'è chi crede che la risposta sia affermativa. Sono i sostenitori della teoria della "Terra Cava".

La teoria della "Terra Cava" afferma che la Terra non ha un nucleo liquido all'interno, ma che è appunto cava, cioè vuota, e sospesa nell'incavo, ci sarebbe un sole interno.




6 gennaio 1967 - foto scattate dal satellite ESSA-3 della NASA


Sorprendentemente il primo a dare credito al concetto della Terra cava è uno dei fondatori dell'astronomia moderna, Edmond Halley, conosciuto per aver scoperto la cometa alla quale è stata data il suo nome. Nel 1691, l'astronomo inglese presentò alla Royal Society di Londra la sua ipotesi, secondo la quale Terra sarebbe cava e conterrebbe altre sfere concentriche al suo interno, un pò come una Matrioska russa. Ipotizzava questo per una ragione molto pratica: il polo magnetico della Terra si sposta un pò ogni anno verso ovest e la sua teoria prevedeva una serie di sfere interne al pianeta che girano indipendentemente l'una dall'altra e dalla superficie esterna. Suggerì anche che queste sfere interne potessero essere abitate!

Nel 1818, l'ex capitano dell'esercito statunitense John Cleves Symmes Jr. annuncia che ci sono grosse aperture su ciascun polo da cui poter accedere alla terra interna. Con Symmes, l'idea della Terra cava si lega all'esplorazione dei poli. Fino ad allora, nessuno aveva mai visto l'Antartide.

Queste eloquenti immagini a colori dovrebbero essere state
scattate dalla Apollo 8.


La Teoria della Terra Cava, cattura di nuovo l'immaginazione del pubblico nel 1864, con l'uscita del secondo romanzo di Jules Verne "Viaggio al centro della Terra". Nel romanzo una guida islandese, un professore e un giovane scendono al centro della Terra. Il romanzo di Verne si sarebbe potuto chiamare tranquillamente "Viaggio al centro della geologia", materia che, insieme alla paleontologia, appassionava molto nella metà del XIX secolo e in "Viaggio al centro della Terra" se ne parla diffusamente.

Ma mentre Verne rende popolare l'idea che esistano ancora forme di vita estinte (tipo i dinosauri) all'interno della Terra, secondo alcuni ci sono delle civiltà avanzate che vivono stabilmente nelle profondità del pianeta. Costoro suppongono che questi abitanti siano in possesso di tecnologie avanzate, tra cui quella dei dischi volanti, tanto famosi presso gli appassionato di fenomeni UFO.

Ma esiste qualche prove che dimostri la veridicità di queste teorie fantastiche? Qualcuno è mai stato nel mondo interno della Terra? I sostenitori della teoria della Terra Cava rispondono di sì e sono convinti che uno di questi esploratori non era solo un luminare, ma anche un famoso pioniere dei poli. Si tratta dell'ammiraglio Richard Byrd.


Negli anni '20, Byrd fece scalpore volando sopra il Polo Nord e diventando il primo uomo a sorvolare il Polo Sud. Ma i teorici della Terra Cava credono che il famoso esploratore sia andato ben oltre, il 19 febbraio 1947, infatti, l'ammiraglio Byrd pilota un aereo attraverso un tunnel situato al Polo Nord accedendo all'interno della Terra.

Si racconta che dei velivoli simili a dischi volanti presero il controllo del suo aereo con una specie di raggio traente e lo fecero atterrare in una citta della Terra interna. L'ammiraglio Byrd entrò in contatto con delle entità aliene le quali si consideravano i "Guardiani del Pianeta". Le entità comunicarono all'ammiraglio di non approvare il modo in cui l'umnità utilizzava l'energia nucleare: pochi anni prima c'erano stati i casi di Hyroshima e Nagasaky. Quando l'ammoraglio andò a Washington, gli fu imposto di mantenere il segreto e di non diffondere per nessun motivo queste notizie.

Alcuni sostengono che il resoconto dell'Ammiraglio Byrd sul suo volo all'interno della Terra sia descritto nel suo diario segreto pubblicato negli anni '90, quasi quarant'anni dopo la sua morte. Ma gli scettici ritengono che il diario sia un falso e sottolineano come nel febbraio del 1947, nello stesso periodo in cui l'ammiraglio avrebbe visitato il mondo situato sotto il Polo Nord, in realtà partecipava ad una grossa spedizione navale chiamata High Jump, a ventimila chilometri di distanza, vicino al Polo Sud. Ma secondo alcuni, la partecipazione di Byrd a questa vasta operazione militare al Polo Sud è solo una storia di copertura che gli permise di precipitarsi dall'altra parte del pianeta senza essere seguito dai media.



Si tratta di un mito, perchè nessuno è in grado, attualmente, di dimostrare la veridicità della Teoria della Terra Cava. Tuttavia, si tratta di un mito grandioso e che potrebbe avere legami molto stretti con un nucleo storico antichissimo. Come nasce l'idea, in alcune religioni, dell'esistenza di un mondo degli "inferi", cioè inferiore, abitato da demoni e mostri? E il mito greco dell'Ade? Potrebbero esserci grandi spazi aperti all'interno della Terra in cui vivono civiltà aliene avanzate? è possibile che gli "dei" extraterrestri siano davvero venuti sulla Terra secoli fa e abbiano nascosto le prove del loro viaggio in una serie di grotte e tunnel sotterranei? Forse abbiamo appena scalfito la superficie dei misteri sotteranei del nostro pianeta. Ma se è così, quali indizi del nostro lontano passato aspettano ancora di essere scoperti?

Esperimenti Farmaceutici con cavie umane..


Che i costi della ricerca medica siano divenuti proibitivi con il passare degli anni sia negli Stati Uniti che in Europa, non è certo una novità e paradossalmente, sono sempre meno i fondi destinati a questo tipo di attività. Questo panorama tuttavia, non può giustificare, neppure minimamente la strada intrapresa dalle case farmaceutiche: per ovviare alla costante crescita dei costi della ricerca medica nei paesi cosiddetti di "prima fascia", sempre più aziende farmaceutiche stanno conducendo esperimenti clinici nei paesi in via di sviluppo dove i controlli governativi risultano meno opprimenti e le spese molto più basse. SecondoScott Carney del Counter Currents «l'India è il caso emblematico». «L'India – continua Carney – è stata il punto centrale della ricerca medica dal tempo in cui uomini con elmetti da esploratore e titoli accademici vi giunsero dalle scuole mediche europee per catalogare le malattie tropicali. I giorni del Raj sono passati da molto tempo, ma le corporations tendono sempre più alla globalizzazione, approfittando degli abili professionisti e della profonda povertà indiana per far diventare l'Asia del sud la più grande clinica di esperimenti medicinali.» Secondo il redattore capo dell'American Journal of Bioethics Sean Philpott, l'improvviso afflusso di aziende farmaceutiche in India sembra ricordare la corsa all'oro: «Non solo i costi di ricerca sono bassi, ma ci sono anche abili professionisti che si occupano di questi test. Nella corsa al raggiungimento del profitto, le aziende farmaceutiche non tengono conto di come la povertà possa minare il consenso del ceto coltoSpesso – conclude Philpott – gli individui sottoposti a questi esperimenti clinici non ne sono neanche messi al corrente, e un'offerta di 100 dollari può diventare così allettante da non far rendere conto loro di aver subito un'imposizione».
In India, i test farmaceutici effettuati dalle grandi aziende, hanno mietuto più di 1.700 vittime negli ultimi 4 anni (ben 700 l'anno scorso). Le stime provengono dal Ministero della Sanità Indiano, e sono state portate alla luce da un articolo emblematico del quotidiano berlinese Der Tagspiegel. Sono circa 1900 gli studi clinici portati avanti in India dalle compagnie occidentali, che coinvolgono150.000 soggetti e per i quali esse spendono circa mezzo miliardo di euro all'anno.
«Molto spesso – spiega Andrea Degl'Innocenti de Il Cambiamento – i soggetti in questione provengono dalla fascia più povera della popolazione, sono analfabeti e non del tutto consapevoli di ciò che vano a fare e dei rischi che corrono; la loro dichiarazione di consenso è in molti casi firmata da terzi. Altre volte i pazienti sono consapevoli ma malati, quindi si sottopongono gratuitamente ai test pur di ottenere cure gratuite».
Uno degli aspetti più sinistri della vicenda riguarda gli indennizzi in caso di morte: mentre in Europa e negli Stati Uniti i rimborsi ai parenti delle vittime possono arrivare a milioni di dollari, in India non superano quasi mai i cinquemila dollari. Philipp Mimkes, portavoce della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG Germania) ha affermato che «gli studi farmaceutici nei paesi poveri devono essere condotti secondo gli stessi standard dell'Europa o degli Stati Uniti e le vittime devono ricevere gli stessi livelli di indennizzo. Questo è l'unico modo per scoraggiare, studi economici e pericolosi».
È ancora una volta Degl'Innocenti a scovare e riportare uno studio condotto dal quotidiano britannicoThe Indipendent negli stati indiani di Madhya Pradesh, Andhra Pradesh e in Delhi, che evidenzia alcuni casi limite:
                                                                                                                                                   
- Il reclutamento di centinaia di ragazze tribali, senza il consenso dei genitori per uno studio di immunizzazione sponsorizzato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates Foundation con la complicità del governo locale. Diverse ragazze in seguito morirono. Lo studio è stato interrotto dalle autorità federali.
                                                                                                                                                   
- L'utilizzo da parte delle imprese farmaceutiche dei sopravvissuti al disastro di Bophal – il peggior disastro mondiale relativo ai gas velenosi – come cavie in almeno 11 studi senza permessi adeguati.
                                                                                                                                                   
- Il completamento da parte dei medici in un ospedale governativo di Indore, in India centrale, di decine di prove private che, secondo un'indagine della polizia "violavano le linee guida etiche". I medici che hanno condotto le prove avevano stabilito che nessuno degli 81 casi in cui un partecipante aveva subito un effetto negativo era legato al trattamento.
                                                                                                                                                   
Si tratta di casi in aperto contrasto con quanto stabilito dalla "Dichiarazione di Helsinki", nella quale l'Associazione Medica Mondiale pone standard vincolanti per gli studi clinici. Al suo interno si legge: «Nella ricerca medica, la salute del singolo soggetto del test, deve avere la priorità su qualunque altro interesse».
                                                                                                                                                   
154951094-6ca36b2e-8244-4d7f-890a-e6ee3070a978Negli ultimi 4 anni, la casa tedesca Bayer ha ucciso138 persone (vittime certificate). In un comunicato stampa diffuso da Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer si legge che «la Bayer conduce esperimenti su soggetti umani anche in altri paesi con ampie popolazioni povere, come la Colombia, il Pakistan, la Moldova, le Filippine e la Cina».
Chiudo con le parole di Chandra Gulhati, un medico in pensione che dal suo ufficio a Delhi da qualche anno sta raccogliendo dati sugli esperimenti nelle diverse regioni dell'India: «Gli indiani vengono sfruttati dalle società farmaceutiche che guadagnano milioni vendendo i medicinali in Occidente. Usano indiani analfabeti e poveri che non potranno mai permettersi queste medicine».
L'ennesimo scempio dei potenti. Come di consueto questi crimini efferati rimangono impuniti. L'unica cosa che possiamo fare è divulgare la verità, cosicché tutti possano sapere cosa accade realmente dall'altra parte del mondo.
http://www.you-ng.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=1038%3Acase-farmaceutiche-la-verit%C3%A0-sulle-cavie-umane-nei-paesi-del-terzo-mondo&Itemid=62 

Una Bella Notizia..


Napolitano e Monti denunciati per attentato contro l’integrità e l’indipendenza dello Stato!

La notizia è di quelle che fanno saltare sulla sedia.
Un avvocato di Cagliari, Paola Musu, ha sporto formale denuncia nei confronti di Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, tutti i ministri e tutti i membri del parlamento.
I reati ravvisabili, come si legge nel documento protocollato e presentato presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari, sono:


- attentato contro l’integrità, l’indipendenza e l’unità dello Stato;
- associazioni sovversive;
- attentato contro la Costituzione dello Stato;
- usurpazione di potere politico;
- attentato contro gli organi costituzionali;
- attentato contro i diritti politici del cittadino;
- cospirazione politica mediante accordo;
- cospirazione politica mediante associazione;
La denuncia è scattata a seguito delle vicende degli ultimi mesi, conseguenza della crisi economica e del diktat della Bce che hanno “suggerito” al Presidente della Repubblica la formazione di un nuovo governo, cosidetto “tecnico”, a guida di Mario Monti. Un governo non legittimato dal voto popolare. Di ciò si è molto discusso, ma nessuno finora si era spinto così in là da sporgere una denuncia formale impugnando la Costituzione e il Codice Penale.
La prima violazione, secondo l’avvocato Paola Musu, sarebbe all’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
La denuncia continua: “Contenuto essenziale della sovranità di un popolo è dato dalla propria sovranità in materia di politica monetaria, economica e fiscale: è con essa, ed attraverso i suoi strumenti, che un popolo determina le sue sorti. Svuotare un popolo e la sua sovranità di quello specifico contenuto significa, e comporta, privarlo della sovranità stessa, in quanto lo si priva dalla facoltà e dal potere di determinare il proprio destino ed il proprio stesso “essere”, compromettendone la sua stessa esistenza”.
La sovranità monetaria oggi non appartiene più al popolo italiano, ma effettivamente alla Banca Centrale Europea che ha dettato, negli ultimi mesi, le politiche economiche del Governo Monti.
Sotto, il testo integrale della denuncia di Paola Musu, che finora ha trovato il sostegno del giornalista Paolo Barnard tra i principali divulgatori della Modern Money Teory e impegnato contro quello che non esita a definire un Golpe Finanziario.
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