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mercoledì 7 dicembre 2011

I Vaccini

I VACCINI (Parte 1)

Facciamo il punto della situazione.
Da anni si formano commissioni parlamentari per capire perché i militari si ammalano e muoiono ( leucemia, linfomi, tumori cerebrali). Come da copione, si concludono assolvendo l’uranio impoverito per insufficienza di prove. Puntualmente - poi - si programmano nuove commissioni per “acquisire ulteriori dati anche per rilevare l’eventuale responsabilità di altri fattori, quali i componenti delle vaccinazioni somministrate ai militari, anche alla luce del fatto che molti militari che si sono ammalati non sono stati in missione all’estero e non hanno subito esposizione all’uranio impoverito”. Intanto il Sindacato Autonomo di Polizia ( SAP ) ammette che “…è scientificamente accertato che taluni…vaccini….contengano…componenti altamente tossiche e dannose” ( tra queste viene citato il mercurio ); l’Unione Nazionale Arma Carabinieri ( UNAC) invece si lamenta per “…i Militari Ammalati di fatto abbandonati al proprio destino e ridotti al silenzio pena la perdita di stipendio senza diritto a pensione e con un cancro da curare…” e si lamenta anche per i “…depistaggi sui casi accertati ( fogli matricolari incompleti) e casi tenuti nascosti dagli Ospedali Militari….”. Nel frattempo - poi- si prendono provvedimenti verso quei militari delle Forze Armate che rifiutano di sottoporsi alla vaccinazione. Ma anche i civili non hanno da rallegrarsi: riferisce il dott. Massimo Montinari (audizione del dicembre 2005): “…Sono un funzionario di polizia e sto parlando in una Commissione parlamentare di inchiesta del Senato della Repubblica. Chiedo quindi che la Commissione indaghi su una circolare che ha spinto le commissioni ospedaliere italiane nelle Forze Armate a negare al cittadino il riconoscimento del danno post-vaccinico, ad esclusione del danno causato da vaccino antipolio. La mia è una richiesta ufficiale e spero di poter disporre della documentazione originale di detta circolare. Questo è un atto grave e l’accoglimento della mia proposta risolverebbe molti problemi.”. Nella stessa audizione il dott. Montinari afferma:”…Ho portato con me della letteratura in cui è dimostrato come il timerosal determini l’insorgenza di leucemie acute. Mi riferisco a dati che consegnerò alla Commissione…”. Giorgio Tremante nel suo sito espone un documento sulle statistiche della regione Veneto sui danni da vaccino: nella sola Regione Veneto in pochi anni si sono verificati, dati ufficiali, 3662 casi di danni da vaccino di una certa gravità ( è ovviamente “la punta dell’iceberg” in quanto solo un danno da vaccino su dieci viene ricosciuto come tale). Molte patologie ( autismo, sids, diabete, tumori, etc ) non vengono mai collegate alle vaccinazioni. Anzi si nega ogni nesso di causalità e si promuovono nuove vaccinazioni. L’esempio di Milano con i suoi sette casi di leucemia infantile lo può confermare: lo United Kingdom Childhood Cancer Study ha seguito 10000 bambini, tra cui 1737 affetti da leucemia, e alla fine di questa indagine decennale ha ridimensionato di molto il ruolo dell’inquinamento radioattivo o elettromagnetico. Ma l’ASL di Milano non vuole “cercare” in altre direzioni e non da’ risposte ai genitori che vogliono chiarezza sul “caso leucemia”. Nello stesso tempo la Regione promuove la vaccinazione contro il Papilloma Virus. Nessun accenno in questa campagna di promozione di questa vaccinazione su quanto è riportato nella scheda (in inglese) del farmaco GARDASIL e su quanto è riportato dal “IUDICIAL WATCH”. Nella scheda del GARDASIL ( paragrafo “DEATHS in the Entire Study Population” ) vengono riportate 37 deaths ( e fra queste “ 1 case of acute lymphocytic leukemia” ). Più interessante è ciò che riporta IUDICIAL WATCH: dall’approvazione al commercio del GARDASIL (2006), negli USA ci sarebbero state 47 morti probabilmente associate alla vaccinazione ( 19 casi fatali nel 2007 e 28 le morti segnalate nel 2008 ). Delle 47 morti, 41 sarebbero avvenute entro 1 mese dall’assunzione del vaccino e di queste 17 entro 2 settimane. I dati ( definiti dal IUDICIAL WATCH come “…a catalog of horrors…”) sarebbero stati forniti dalla FDA ( l’Agenzia americana per il controllo dei farmaci). Attraverso il sistema VAERS ( The Vaccine Adverse Event Reporting System, cioè, il sistema di farmacovigilanza USA) sono stati documentati, solo nel 2008, ben 6723 eventi avversi, di cui 1061 giudicati gravi e 142 con minaccia per la vita. Complessivamente ( dal 2006) i casi di disabilità permanente sono stati 235 e 147 i casi di aborto spontaneo per le donne vaccinate durante la gravidanza. Infine sono stati segnalati anche 62 casi di condilomi in ragazze e donne vaccinate con il GARDASIL . Alle madri ancora in dubbio ed ansiose di vaccinare le proprie figlie consiglio di leggere il libro ( di Roberto Gava e di Eugenio Serravalle) “Vaccinare contro il Papillomavirus?”. Alle madri che non hanno il tempo di leggere consiglio di visitare i siti del COMILVA , del CONDAV e delle altre associazioni che si battono per i danni da vaccini. Alle madri - invece- che si fanno “sedurre” dalle ASL non posso che fare i miei auguri. Per le ASL e per la Sanità Militare che perseverano nel “massacrare” i nostri figli e i nostri militari non mi rimane che invocare il Signore: ” Fino a quando, Signore?” . .

Dott. Marcello Caselli
Medico chirurgo
Spec. in Farmacologia applicata

I VACCINI (Parte 2)

Attualmente vediamo sempre più bambini affetti da tumori ( leucemie,linfomi,tumori del cervello, etc) e questa nostra constatazione è confermata dalla pubblicazione del Rapporto 2008 AIRTUM ( ASSOCIAZIONE REGISTRO TUMORI) relativo al periodo di osservazione 1988-2002. Nel Rapporto sono in aumento i tre tumori più frequenti nell’infanzia: leucemie (+ 1,6 % annuo ), linfomi (+ 4,6 % annuo), tumori del sistema nervoso centrale ( + 2,0 % annuo). Queste percentuali sono più alte se confrontate con i dati degli altri paesi d’Europa e degli USA. Una possibile spiegazione potrebbe ricercarsi nell’obbligo vaccinale esistente ancora in Italia, a differenza degli altri paesi? Ci potrebbe essere, in altri termini, un rapporto di tipo causale tra vaccinazioni e tumori? Qui occorre fare una doverosa premessa: le stesse case farmaceutiche non escludono nei loro foglietti illustrativi tale rapporto ed affermano di non aver eseguito tests per la cancerogenicità neppure sugli animali. Le diciture riportate nei suddetti foglietti lo evidenziano : “Non è stato valutato per questo vaccino il potenziale carcinogeno, mutageno e di danni alla fertilità”; “Studi a lungo termine non sono stati condotti per valutare il potenziale cancerogeno, mutageno e di danni alla fertilità”. Quindi se- in mezzo secolo- non sono stati fatti questi studi ( neppure sugli animali !), come si fa ad escludere tale nesso di causalità e ad affermare che i vaccini sono innocui? Gli studi sono tutti a breve termine ( cioè, della durata di pochi giorni) e mancano studi a medio e lungo termine ( della durata di mesi ed anni). Da un punto di vista statistico, i tumori sono più frequenti nei soggetti vaccinati o in quelli non vaccinati ? Anche a questo riguardo non vi sono- purtroppo- ricerche in cui vi sia un confronto tra “vaccinati” e “non vaccinati“. Nel corso dell’ultimo secolo vi sono stati medici che hanno intuito - in base alla loro esperienza professionale - il possibile ruolo causale delle vaccinazioni nell’insorgenza dei tumori:
"Cancer was practically unknown until vaccination began to be introduced"(Dr. W.B. Clark, NY Press 1/26/1909 ); I am convinced the increase in cancer is due to vaccination." (Dr. Forbes Laurie, Medical Director, Metropolitan Cancer Hospital, London ); "I have no hesitation in stating that in my judgment the most frequent disposing condition for cancerous development is vaccination and re-vaccination" (Dr. Dennis Turnbull, 30 year Cancer Researcher, ‘Vaccines: Are They Really Safe & Effective’ N. Miller );Vaccination also causes leukemia to break out." ( Dr. B. Duperrat, Presse Medicale , Paris, France 3/12/55 )

Sebbene da parecchi decenni -insomma- vi siano segnalazioni di malattie tumorali in soggetti vaccinati , si evita di effettuare ricerche ( anzi dagli anni ‘90 il loro numero si riduce sempre più). Evidentemente non si vogliono mettere in discussione i programmi di vaccinazione di massa a cui sono sottoposti i civili e i militari.Si tenga presente che i militari ed i bambini sono tra le categorie più coinvolte nelle vaccinazioni di massa e -quindi- più esposte ai danni da vaccino. Malgrado queste carenze delle aziende farmaceutiche vi sono numerosi studi su una probabile correlazione tra vaccinazioni e tumori. Sul notiziario di legatumori senese (del nov-dic 2008) si legge:”Per riportare la letteratura scientifica mondiale sui rapporti tra reazioni alle vaccinazioni e insorgenza dei tumori occorrerebbe un Notiziario di centinaia, se non di migliaia di pagine”. E, dopo aver riportato alcuni studi, sullo stesso notiziario: “Ci fermiamo qui, perché l’ulteriore documentazione è imponente. Infatti ci sembra sufficiente a giustificare il nostro impegno statutario per cercare di prevenire l’insorgenza di tumori come conseguenza di vaccinazioni. E non solo nei militari.” E non solo nei militari ( sic). In un’intervista il prof. Franco Nobile ( docente in Semeiotica Chirurgica e specialista in Oncologia, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e con importanti cariche nel campo della prevenzione oncologica) ha affermato: “Le nostre ricerche sulle possibili cause dell’accertato turbamento delle difese immunitarie hanno prioritariamente iniziato ad indagare su quei farmaci che ci vengono somministrati sin dai primi mesi di vita per potenziare proprio il nostro corredo immunitario: i vaccini.” Alla domanda dell’intervistatore ”Allora, egregio Professore, il suo pensiero nelle ricerca delle cause delle insorgenze tumorali tra i militari impiegati in missione all’estero è di assoluzione per l’uranio impoverito mentre colloca tra gli indiziati i vaccini o, piuttosto, le modalità d’uso e di conservazione degli stessi e i relativi tempi di inoculazione. E‘ così?”, il prof. Nobile ha replicato:”Lo sa perché in USA le compagnie non assicurano più per danni alla salute provocati dai vaccini? Perché ormai sono largamente documentati i legami tra certe vaccinazioni e l’insorgenza di malattie autoimmuni e di tumori…”. Sarebbero clinicamente accertati - dunque- legami tra certe vaccinazioni e l’insorgenza di cancri, dalle leucemie ai linfomi di Hodgkin e non Hodgkin; lo confermerebbe anche uno studio dell’Istituto per i Tumori Mario Negri di Milano che ha messo sotto accusa soprattutto le vaccinazioni antipolio e anti-tbc. Nel gennaio del 2006, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta ( sulle problematiche correlate alle vaccinazioni), il dott. Valerio Gennaro, medico epidemiologo ed oncologo - Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST) di Genova- ha dichiarato:”Il problema della formaldeide: attualmente è accertata come sostanza cancerogena, quindi è passata dal livello di cancerogeno umano “probabile” a quello di “certo”. L’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), nel 2006, basandosi in gran parte, ma non esclusivamente, sui risultati di uno studio condotto dal National Cancer Institute ( NCI ), ha classificato la formaldeide (sostanza contenuta anche in diversi vaccini) come noto cancerogeno umano.Ha anche concluso che c’erano dati per collegare l’esposizione per inalazione di formaldeide alla leucemia. Successivamente, in una sua pubblicazione del 2009, ha ribadito che per la formaldeide viene confermata la valutazione di cancerogenicità per l’uomo in classe 1 ( cioè, sostanze sicuramente cancerogene) e ne ha sottolineato la pericolosità per lo sviluppo di diverse malattie tumorali, tra le quali la leucemia : “…la formaldeide può causare anomalie nelle cellule del sangue, anomalie che sono caratteristiche dello sviluppo della leucemia”. A questo punto si impone una riflessione inquietante. Questa sostanza , presente in diversi vaccini in forma liquida ,in una forma ,cioè,molto più concentrata rispetto alla forma gassosa , viene somministrata per iniezione ( saltando tutte le barriere difensive del sistema immunitario) ai nostri bambini - anche ai più piccoli- e ai nostri militari. Non solo. Poi non viene fatto in maniera sistematica neppure il controllo di questi vaccinati nel tempo.

continua...

Dott. Marcello Caselli
Medico chirurgo
Spec. in Farmacologia applicata


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